IL CONTE DI
MONTECRISTOIl romanzo fu pubblicato nel 1844. Edmondo Dantès, marinaio, prigioniero, misteriosamente ricco, mette a soqquadro l'alta società parigina. Imprigionato a Marsiglia nel 1815, il giorno delle nozze, con la falsa accusa di bonapartismo, rimane rinchiuso per 14 anni nel castello di If, vittima della rivalità in amore di Fernando e in affari di Danglars, odiato anche dal magistrato Villefort. Questi i tre nemici su cui, dopo l'evasione, cadrà la terribile vendetta di Dantès. Il romanzo associa, senza la preoccupazione di una trama logica e ragionata, le più incredibili avventure con l'aiuto anche di uno stile agile e incalzante.
Uno dei libri più famosi di Aléxandre Dumas padre, e uno dei più apprezzati e letti nella letteratura francese.
Inutile dire che questo romanzo mi è piaciuto moltissimo, anche se non quanto
I tre moschettieri, e che vale davvero le 2000 e passa pagine e i 30 euro spesi per i due volumi.
L'inizio, soprattutto la prigionia di Ed, è un po' lento, ma appena nasce la figura del conte di Montecristo ed Edmond inizia a tessere la sua tela, tutto diventa molto accattivante.
Personaggi adorabili, sopratutto il figlio di Morrell e Valentine, per non parlare dello stesso conte e delle sue macchinazioni.
Finale un po' deludente a mio parere, ma tutto sommato il libro si prende un bel 9 su 10!